Il divieto di circolazione ai veicoli diesel euro 4 che è scattato il 1° ottobre nei maggiori centri della Regione (nella nostra provincia il divieto riguarda Ferrara e Cento) avrà un impatto negativo sull’economia e l’attività di tantissime piccole aziende e microimprese
spesso a conduzione famigliare- È quanto dichiarano congiuntamento Confcommercio e Confesercenti a commento del blocco alla circolazione dei diesel euro 4 contenuta nel PAIR (Piano Aria Integrato Regionale) che in Emilia Romagna anticipa tale divieto dal 2020 al 2018 rispetto alle altre Regioni che hanno condiviso e sottoscritto l’Accordo di Bacino Padano per la qualità dell’aria. Sul piano locale il direttore generale di Confcommercio Ferrara, Davide Urban sottolinea: “Tra la data di uscita del provvedimento il (28/09) e la sua entrata in vigore ieri (ndr il 1°ottobre) il lasso di tempo è stato ridottissimo: c’era la necessità da parte del Comune di Ferrara di darne una maggiore e più capillare diffusione magari facendo slittare l'entrata in vigore il provvedimento perlomeno a metà ottobre. L'impatto ci preoccupa ed è tutto da valutare e si aggiunge al momento già complesso che già vivono le attività di vicinato”.
Dal canto suo Alessandro Osti, direttore di Confesercenti Ferrara spiega: "E ' un provvedimento fortemente penalizzante per le aziende perchè anticipare di due anni i tempi dell'estensione del divieto di circolazione ai diesel euro 4 senza adeguata programmazione ed ammortizzatori economici rappresenta un danno considerevole per le imprese, tenuto conto che il parco dei veicoli in questo segmento è particolarmente esteso".
“È un provvedimento – hanno spiegato Confesercenti e Confcommercio a livello regionale – che vede la nostra Regione anticipare i tempi rispetto a quanto convenuto con le altre Regioni della Pianura Padana (Lombardia, Veneto e Piemonte) e con il Ministero dell’Ambiente, con i quali è stato sottoscritto un protocollo di azioni comuni in materia proprio di qualità dell’aria. Visti gli imponenti flussi di traffico veicolare che quotidianamente animano l’interscambio di merci e persone fra le regioni padane, riesce davvero molto difficile giustificare l’indistinto blocco dei diesel euro 4 solo in un territorio regionale. I diesel euro 4 sono peraltro di recente realizzazione e largamente diffusi non solo fra le imprese ma anche fra i normali cittadini e impedirne la circolazione durante tutto l’arco delle giornate feriali creerebbe un disagio diffuso e danni significativi all’economia e alle nostre imprese.”
Il problema è stato ribadito politicamente dalle due Associazioni a livello regionale in più occasioni e, d’intesa con le altre rappresentanze imprenditoriali riunite nel Tavolo Regionale dell’Imprenditoria, è stato chiesto all’Assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo e al Presidente della Giunta Stefano Bonaccini di valutare concretamente l’ipotesi di un’attenuazione della misura che riesca a coniugare la tutela dell’ambiente e della salute con le esigenze del mondo del lavoro.