Ad oltre otto mesi dall'inizio della perdurante emergenza sanitaria, prosegue il lavoro di Federcarni Confcommercio per garantire la sicurezza degli addetti e dei consumatori : il programma presentato recentemente a Roma presso il Ministero della Salute si declinerà sui territori con il seguente slogan "Federcarni vicino a te: sicurezza alimentare al tempo del Covid tra tecnologia e coscienza civile".
“La filiera della macelleria italiana è pronta a ripartire – ha evidenziato Alberto Succi, già decano dei macellai ferraresi di Ascom Confcommercio ed attuale consigliere nazionale per la Formazione in Federcarni - nonostante il grande momento di difficoltà, gli associati stanno cercando di ingranare la marcia della ripresa. Auspichiamo non vi debba essere più il pericolo di alcuna saracinesca abbassata, con la certezza di dare come sempre un importante contributo ieri come oggi in qualità di presidi certificati e fondamentali non solo dal punto di alimentare, sanitario ma anche sociale. In questo contesto verrà lanciata una App (in via di preparazione): uno strumento pratico che indicherà al consumatore la macelleria più vicina, dandogli la possibilità di fare la spesa in sicurezza, utilizzando la possibilità di riceverla anche a domicilio e di ottenere le più importanti nozioni in fatto di salute alimentare”.
Tra le novità presentate da Federcarni “La prima scuola per i professionisti della Carne che nasce in collaborazione con l’Alma Mater a Bologna – dipartimento di Scienze Veterinarie – ed aggiunge Succi - il primo e unico corso di formazione (destinato ad essere itinerante e dunque previsto anche a Ferrara, appena l'emergenza sanitaria lo permetterà) per professionisti della filiera. Un format unico in Italia che preparerà i futuri macellai non solo dal punto di vista professionale ma anche marketing, sanitario secondo il concetto di Rete tra Imprese, Università ed Associazione di Categoria, tutte impegnate tutte a rendere sempre più virtuosa la catena della carne con un evidente vantaggio degli operatori e degli stessi consumatori” conclude Succi.