"E' urgentissimo che le Istituzioni definiscano il piano delle riaperture in piena sicurezza: un appello, in considerazione anche dell'ultimo Decreto, che non è più possibile ignorare  - interviene Giulio Felloni, Presidente provinciale di Ascom Confcommercio e di Federazione Moda della provincia di Ferrara -

i negozi di vicinato sono un presidio autentico di coesione sociale: come Associazione siamo fortemente preoccupati non solo per la tenuta economica delle imprese  ma anche di  quella psicologica degli imprenditori che da troppo tempo hanno dovuto tirare giù la serranda ed hanno subito  limitazioni all'esercizio delle loro attività: il settore alberghiero e turistico, la ristorazione, l'intrattenimento (cinema, palestre, teatri..), le gioiellerie, il settore della Moda. (tessile abbigliamento, calzature). Tutto il Terziario continua ad assere pesantemente colpito.  Il Paese è immobilizzato: per cercare di sbloccare questa situazione, insostenibile, una delegazione regionale di Federazione Moda Italia e di Terziario Donna  verrà ricevuta domani (02/04) a Bologna dal Governatore Stefano Bonaccini al quale verrà consegnato  un documento che descrive lo stato di estrema gravità in cui si trova il Tessile Abbigliamento e più in generale, ovviamente tutto il mondo del Commercio, del Turismo dei Servizi.
"Ormai da troppo tempo - prosegue il Presidente Felloni - non esiste una chiara programmazione nelle riaperture e si procede con una logica inadeguata dopo oltre un anno di limitazioni, dove alcune categorie di negozi vengono chiusi e penalizzati in modo assurdo e senza logica.  E' un lockdown che si realizza di fatto solo su poche categorie: abbigliamento, calzature e gioiellerie che, palesemente, non rappresentano la causa del contagio. Gli imprenditori della nostra Città  e della nostra Provincia sono persone abituate alla concretezza, si rimboccano le maniche ed hanno voglia di lavorare. Non sono certo rassegnati, al contrario sono sempre più profondamente esasperati da questa totale precarietà e chiedono di riaprire le proprie attività il prima possibile. 
"Abbiamo alcune proposte operative nel caso in cui si rimanga in zona rossa - aggiunge Felloni - ad esempio per il tessile abbigliamento - ma lo stesso discorso vale anche per le calzature e le gioiellerie - perché non permetterci di lavorare con il sistema delle vendite su appuntamento, in cui il cliente viene con una specifica prenotazione in un preciso orario ? Ed ancora perché non poter riaprire almeno dal lunedì al venerdì, sacrificando il sabato che generalmente rappresenta la giornata di maggior lavoro? Suggerimenti che  verrebbero integrati dalle consuete norme (mascherine, gel sanificanti, ingressi contingentati...) che già da oltre un anno le imprese di vicinato rispettano nella massima  sicurezza.  Siamo sempre stati pronti a fare la nostra parte - conclude il Presidente Felloni - ma a fronte dei sacrifici durissimi che ci vengono continuamente richiesti, chiediamo risposte chiare dalla Politica che possano, finalmente, ridare dignità al nostro Lavoro. Dateci la possibilità di riaprire". 


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