"Con le regole suggerite dal CTS  (mascherine all'interno dei locali) siamo veramente al ridicolo - spiega Matteo Musacci, presidente provinciale di Fipe Confcommercio - mentre stiamo andando verso una situazione sempre più tranquilla dei contagi, mentre si parla nelle prossime settimane di un ulteriore allentamento del coprifuoco con l'auspicata introduzione anche per la nostra regione della zona bianca, e con la campagna vaccinale che sta decollando, e guarda caso proprio ora il Comitato scientifico se ne esce con questa ipotesi...

E' una logica punitiva che sembra proprio volere colpire i locali e costringerli a lavorare solo all'esterno nelle difficoltà che sappiamo. Un uso della mascherina, tra un boccone e l'altro, che costringerebbe i gestori ad un ruolo assurdo di controllori, dopo quanto hanno già fatto in termini di attenzione per la salute (distanziamento, sanificazione...). Ci auguriamo che il Governo respinga questa proposta che ha già fatto danni mediatici a sufficienza perché crea ulteriori limitazioni e paure in quanti vogliono tornare ad una normale vita di relazione sociale, in primis ad esempio i turisti. Da marzo del 2020 i ristoratori stanno pagando un prezzo altissimo e sacrifici pesantissimi e non siamo più disponibili a queste ulteriori discriminazioni" conclude Musacci che ricopre inoltre il ruolo di presidente regionale e di vice presidente nazionale della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi. 

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