Il primo impatto è di un Pitti meno frequentato, ma c'è voglia di grande ripartenza. Tra i brand devo sottolineare che ci sono stati importanti investimenti.
E' un occasione di incontro, dialogo e confronto in tutta la filiera del tessile abbigliamento: dai produttori, ai rappresentati, ai negozi per arrivare ai clienti finali. E questo permetterà in una prospettiva futura di considerare nuovi sviluppi ed investimenti con un ricerca tecnologica ed estetica del Made in Italy sia nei materiali, nei colori e nello stile.
Questa manifestazione per eccellenza dedicata alla Moda Uomo si svolge in presenza nella suggestiva Fortezza da Basso a Firenze. Sono qui oggi (30/06) assieme a mio figlio Riccardo e si respira un'aria di fiducia. Una volontà determinata e tangibile di superare il profondo empasse di questi mesi. Pitti quest'anno va decisamente oltre il semplice significato di un prestigioso appuntamento per la Moda (Uomo, Bimbo e Filati): si tratta proprio di un autentico inno alla ripartenza, alla voglia di ripresa che pervade il settore del tessile abbigliamento e più in generale l'imprenditoria. In particolare voglio sottolineare due aspetti che sempre più diventano evidenti in questo ambito: da un lato la valorizzazione dei giovani talenti imprenditoriali e del design in grado di apportare dunque un cambio di passo: in secondo luogo i temi sempre più centrali della sostenibilità ambientale e sociale.
Le nuove collezioni 2022 saranno improntate sulla scelta di materiali naturali (lino e cotone) e lane leggerissime ed ingualcibili. Per quello che riguarda i colori i campionari si basano su cromatismi naturali con inserimenti di tonalità ocra, senape, verde militare, ruggine e tutte le gamme del blu chiaro, dal cobalto al royal.
Firenze è un momento per affrontare un mercato sempre più difficile che vede in contrapposizione i negozi di vicinato con i colossi del web. Permettere ai negozi tradizionali di essere presenti e valorizzati nei centri storici è sicuramente un obiettivo che ci siamo posti e ci poniamo come Confcommercio nella difesa e tutela delle stesse imprese di vicinato, ritenendo fondamentali i rapporti con la clientela basati sulla cortesia, sulla consulenza e sulla scelta , elementi che rendono i negozi tradizionali un valore aggiunto per lo sviluppo di nuovi posti di lavoro e del territorio.