Un Osservatorio economico  che possa fornire elementi aggiornati sul valore economico dei grandi eventi: è lo spunto operativo che esce dal convegno odierno (28.02) avente come tema l'impatto degli appuntamenti - come ad esempio - proprio il Carnevale di Cento, un vero e proprio "giacimento" turistico sul quale puntare per allungare le permanenze sul territorio.

Un Osservatorio economico  che possa fornire elementi aggiornati sul valore economico dei grandi eventi: è lo spunto operativo che esce dal convegno odierno (28.02) avente come tema l'impatto degli appuntamenti - come ad esempio - proprio il Carnevale di Cento, un vero e proprio "giacimento" turistico sul quale puntare per allungare le permanenze sul territorio.
Il convegno promosso da Ascom Confcommercio mette dunque il punto su un progetto che vedrà coinvolta la stessa Università di Ferrara in un lavoro di analisi prima e poi di valutazione condivisa delle indicazioni e delle azioni tra Associazione, Istituzioni ed Imprenditori.  

Nel suo saluto il sindaco di Cento, Edoardo Accorsi ha sottolineato: "Crediamo fortemente nella manifestazione carnevalesca e a tutto l’impatto positivo che questa genera per la città di Cento, riteniamo che siano da valorizzare tutti i diversi aspetti che rendono speciale il nostro Carnevale, in primis quello della tradizione culturale e del folklore, quello legato all'arte e alla maestria della cartapesta, e non da ultimo, quello dell’attrattività e promozione del territorio”.
L'intervento di Marco Amelio, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara ha sottolineato: "Dopo il primo seminario a Comacchio, lo scorso dicembre, ora ci spostiamo a Cento; per affrontare il tema dell'impatto economico dei grandi eventi - come lo storico Carnevale. Un lavoro che proseguiremo poi su Ferrara la cui forte connotazione artistica e culturale è ben nota. Luoghi diversi ma accomunati in un'unica strategia: come Associazione abbiamo un unico intento di programmare in condivisione sul territorio iniziative che vengano messe in rete. Nella nostra strategia siamo persuasi che proprio i grandi eventi - culturali, musicali, sportivi.... - e nel caso specifico il Carnevale di Cento - possano essere il potente volano - per dare respiro ad un'economia che ha necessità di ripartire".
Dopo le considerazioni sull'importante ruolo della kermesse "a livello culturale e sulla correlazione con gli eventi collaterali " svolte dall'assessore alla Cultura, Silvia Bidoli  è stata Silvia Pedriali, presidente locale dell'Ascom a rilevare "Il ruolo fondamentale come corpo intermedio forte e propositivo dell'Associazione". Un esperienza quella del Carnevale che Ivano Manservisi, patron del "Cento Carnevale d'Europa" ha raccontato: "Nel passato era  un carnevale legato ad una realtà meramente locale con caratteristiche agricole e manifatturiere. Dal 1990 con il nostro intervento diventa "Cento Carnevale d'Europa" e grazie ad investimenti miliardari, ospiti internazionali ed alla presenza massiccia e sistematica dei network nazionali ha fatto un balzo in avanti trasformando il Carnevale  in un grande evento turistico ed internazionale (basti citare il gemellaggio carioca con Rio de Janeiro) Un peso economico che il figlio Riccardo, in qualità di direttore artistico ha sottolineato: "Dagli studi di prestigiose società, come la Ixè,  il format del Carnevale di Cento è ancora assolutamente vincente  a distanza di oltre 30 anni. La kermesse è un potente catalizzatore ed un moltiplicatore senza pari, fino a quindici volte, dell'investimento pubblico iniziale. Tant'è che oggi l'indotto consolidato è intorno ai 5,5 milioni riversati sul territorio"
Il pomeriggio moderato da Davide Urban, direttore generale di Ascom che ha ricordato: "La recente partnership di collaborazione tra Ascom ed Università di Ferrara pone le basi per la crescita del territorio in termini di ulteriori  innovazione, sviluppo e consulenza che l'Associazione - sottolineando - come il carnevale sia davvero un giacimento turistico""
Particolarmente interessanti le relazioni di Enrico Bracci, Ordinario di Economia ad Unife: "Due aspetti di assoluta importanza sull'impatto generato dai grandi eventi: in primis la necessità di una comprensione analitica di ogni evento per decidere le future strategie d'azione così come i fabbisogni degli stessi appuntamenti specie quando questi vedono la collaborazione tra Pubblico e Privato. In secondo luogo allo scopo di realizzare un futuro Osservatorio sarà fondamentale la collaborazione strategica già siglata tra Unife, Ascom ed aperta a soggetti Pubblici (i Comuni ad esempio ndr)  per generare l'auspicato valore aggiunto che investirà tutta la filiera economica (accessibilità, servizi, ospitalità commerciale ...)". Dal canto suo Massimo Feruzzi, amministratore delegato di JFC, società di consulenza marketing, turistico e territoriale, nata nel 2006, ha presentato alcuni elementi numerici  per comprendere il valore delle kermesse che si sviluppano nel Belpaese "I Carnevali italiani sono tornati ad essere fattori attrattivi per le destinazioni, con valori economici di tutto rispetto per l’intera filiera coinvolta. Si ritorna ai livelli pre-covid, con oltre 7 Milioni di visitatori ed oltre 212 Milioni di Euro di fatturato solo per i principali 51 Carnevali d’Italia”.
Un Carnevale di tradizioni ed emozioni da vivere,  come ha spiegato con passione Alessandro Ramin, scenografo ed artista della cartapesta. Nelle conclusioni dell'assessore regionale al Bilancio Paolo Calvano il senso dell'impegno delle Istituzioni: "Stiamo investendo molto sui grandi eventi in una logica di attrattività turistica e del posizionamento nazionale ed internazionale del nostro territorio. Da un lato abbiamo investito sui grandi eventi di carattere sportivo - Gran Premio di Imola, Tour de France, Giro d’Italia Coppa Davis - e al contempo finanziato in modo stabile i grandi appuntamenti di natura culturale e storica - ad esempio i carnevali, a partire da quello di Cento, per i quali abbiamo predisposto una legge e finanziamenti stabili nel tempo.” ha concluso Calvano. 


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