Al via da venerdì 5 gennaio, in Emilia Romagna, i saldi invernali.
Secondo le stime dell'ufficio studi nazionale di Confcommercio la spesa prevista per i saldi sarà intorno ai 137 euro a persona per un volume d'affari complessivo ipotizzato di 4,8 miliardi e coinvolgendo qualcosa come 15,8 milioni di famiglie italiane (nella nostra regione quelle interessate sono circa 1,5 mln)
"Siamo impegnati - commenta Marco Amelio, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara - a salvaguardare il valore economico e sociale dei negozi di vicinato che costituiscono anche un presidio del decoro urbano. Guardiamo il periodo dei saldi con fiducia: quest'ultimi possono rappresentare un'ulteriore opportunità laddove si sviluppino flussi turistici per uno shopping che unisce qualità, convenienza e professionalità dei nostri operatori, fattore insostituibile nel commercio e sicuramente non replicabile nel web. I negozi di vicinato sono uno dei punti centrali dell' importante filiera dell'ospitalità nei nostri centri storici - sia della città che del territorio - che sono centri commerciali naturali e per questa ragione devono essere visibili e facilmente raggiungibili da consumatori".
"C'è attesa per questa edizione 2024 - interviene Giulio Felloni, presidente provinciale di Federazione Moda Ferrara - per i saldi di qualità che inizieranno il 5 gennaio. Un appuntamento importante per i consumatori sul piano della trasparenza, sul contenimento dei prezzi e sulla possibilità di scegliere, toccare e provare il capo desiderato. In pole position l'abbigliamento ed a seguire le calzature così come gli accessori (pelletteria...). Tra gli indumenti più richiesti in particolare i capi spalla (giubbotti, cappotti, giacche, abiti..) ed a seguire maglieria, camiceria e pantaloni. Tra i consumatori la fascia più attiva è quella dai 25 ai 65 anni e c'è una riscoperta anche tra i giovanissimi dell'acquisto in presenza fisica magari accompagnati da un amico" è l'analisi di Felloni che riveste anche il ruolo di presidente di Federazione Moda Italia - Confcommercio.
I saldi invernali si concluderanno in Emilia Romagna il 4 marzo.
Il vademecum sugli acquisti in saldi redatto da Confcommercio e Federazione Moda Italia.
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).