Primi report Indagine Confcommercio Emilia Romagna sulle imprese commerciali 

I risultati delle prime due settimane di saldi estivi (iniziati lo scorso 2 luglio) raccolti attraverso l’indagine congiunturale condotta da Confcommercio Emilia Romagna attraverso il Centro Studi Iscom Group, evidenziano alcuni segnali positivi, seppure in un quadro ancora generalizzato di debolezza dei consumi. Il monitoraggio a campione è stato compiuto su una serie di imprese della regione ed in particolare su negozi di abbigliamento e calzature. L’indagine regionale ha evidenziato che per il 36% degli operatori le vendite sono in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare rispetto all’anno scorso è più che raddoppiato il numero di imprenditori che ha rilevato un aumento (dal 15% nel 2015 si è appunto passati al 36%) e si è dimezzato il numero di coloro che hanno segnalato una diminuzione. Nel 2016 il valore della spesa media per nucleo familiare tipo (secondo il modello Istat in Emilia Romagna) è stato intorno ai 146 euro. In particolare è aumentata la spesa per l'acquisto di capi e beni entro i 50 euro. Gli acquisti si sono quindi polarizzati tra quelli economici e quelli di fascia media di prezzo.

Su Ferrara si registra un quadro di sostanziale tenuta nell'andamento dei saldi (che si concluderanno il 30 agosto) con addirittura qualche punto positivo e questo in una situazione tuttora complessa .
"Il proliferare di vendite promozionali - spiega Giulio Felloni presidente di Ascom e di Federazione Moda Italia provinciali - faceva temere una flessione nei saldi, flessione che invece non c'è stata. Ed a riprova tra quelle attività che hanno riscontrato segnali positivi ci sono proprio quelle che non hanno effettuato vendite promozionali antecedenti i saldi. E questo conferma la nostra proposta in Regione - eseguita come Federazione Moda Italia provinciale e regionale - di non far effettuare vendite promozionale nei 30 giorni prima dei Saldi" così come avviene,  del resto, nella maggior parte delle regioni italiane. 
Il consumatore anche a Ferrara si muove in modo razionale limitando le spese allo stretto necessario e con una attenta e ponderata valutazione del prezzo. L'elevate temperature di questi giorni hanno effettivamente spinto la vendita di capi tipicamente estivi: dalle t-shirt ai costumi e ai bermuda nell’abbigliamento, ai sandali nelle calzature. Ma non è mancato chi ha cercato l'acquisto dell'abito importante per le cerimonie

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