"I primi giorni di riapertura delle attività commerciali e di vicinato sono stati all'insegna dell'entusiasmo e della curiosità - commenta così Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara che invita a necessarie e prudenti riflessioni -

dopo oltre due mesi di blocco la città come la provincia aveva ovviamente voglia di ripartire, di riscoprire la socialità. Ora però bisognerà attendere ancora qualche giorno per capire come si stabilizzerà questa fase, anche considerando la massima attenzione quotidiana che gli imprenditori hanno coscienziosamente nel rispetto delle norme di sicurezza. Credo che ai livelli di consumi del 2019, che non è stato certamente un anno straordinario, si tornerà, probabilmente entro la fine dell’anno.  D'altra parte le prime proiezioni dell'ufficio studi centrale della Confcommercio invitano ad una attenta valutazione: il calo complessivo dei consumi è del 47,6% rispetto all'aprile del 2019, con settori pressoché azzerati. A pagare il conto più salato la ristorazione con una contrazione del 92% e quello del tessile abbigliamento/calzature con un dato in calo dell'88,9% su base mensile. Deve essere chiaro alle Istituzioni  che far ripartire un'azienda dopo questa pandemia non è come spingere un pulsante. Ci sono azioni che devono essere concretizzate subito e a tutti i livelli - nazionale, regionale, provinciale e locale - mantenendo le promesse fatte agli imprenditori anche alla luce del corposo Decreto Rilancio uscito in queste ore. Azioni che devono accompagnare la ripresa aziendale nel breve e nel medio periodo. Come sottolineato dalla Confcommercio,in particolare dal suo presidente nazionale Carlo Sangalli, i segnali finora dati non sono sufficienti: bisogna fare molto di più con contributi a fondo perduto, con profondi sgravi fiscali ed un azzeramento reale della burocrazia, con il sostegno tempestivo delle banche e velocizzando il pagamento della cassa integrazione. Il fattore tempo è quantomai decisivo e  le imprese non possono aspettare oltre: il rischio è di una difficoltà e di un disagio generalizzati al sistema economico, che non avrebbe ne vincitori ne vinti danneggiando, in modo significativo, in particolare le imprese del Commercio, Turismo, Servizi, i fornitori, i rappresentanti, i proprietari degli immobili commerciali, non risparmiando nessuno. Per questo, Ascom Confcommercio Ferrara continuerà con la stessa intensità e determinazione la sua azione a fianco delle imprese perché la ripartenza avvenga fiduciosa e sia autentica a favore della città e dell'intero territorio. Non lasceremo indietro nessuno" conclude Felloni.

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