Zeno Govoni, presidente provinciale di Federalberghi entra nel merito: "Pur comprendendo la necessità di far quadrare i conti esprimo insoddisfazione perchè di tali problematiche e di tale portata era necessario parlarne con maggiore anticipo. Tra l'altro l'attuale struttura dell'imposta di soggiorno non tiene conto di nuove forme di ospitalità: ad esempio appartamenti seppur di lusso godono di tariffe inferiori rispetto a strutture alberghiere di categoria superiore. Così si crea una disparità tra gli operatori. La proposta è di spostare l'entrata in vigore delle nuove tariffe a giugno 2025 con due ulteriori indicazioni propositive: da un lato destinare alle strutture ricettive un contributo forfettario dell'imposta per coprire i costi di riscossione dell'Imposta (commissione bancarie, ore di lavoro...) e dall'altro intervenire sempre sul nostro comparto con un altra percentuale dell'introito annuo dell'imposta da investire in progetti di sostenibilità e di innovazione tecnologica e software"

Un tema affrontato anche da Matteo Musacci, presidente provinciale di Fipe Confcommercio, altro tassello chiave nella filiera turistica che vede coinvolta la ristorazione: "Ferrara non soffre certo di fenomeni di overtourism ed in questo senso dobbiamo lavorare tutti insieme per raggiungere e magari superare l'obiettivo delle 500mila presenze". 

"Fondamentale - sottolinea Davide Urban, direttore generale di Confcommercio Ferrara - continuare ad investire sulla promozione del turismo per la città e la cultura"

Torna su