“Ma quali calotte tolte?! Anche prima esisteva la possibilità di non avere le calotte basta pagare di più ad Hera – chiarisce Davide Urban, direttore generale Ascom Confcommercio Ferrara e prosegue:  “E’ inammissibile che all’incontro di ieri sera (21/11) alle ore 19,30 un messo comunale allontani il pubblico, peraltro alla presenza di un assessore, mentre si è nel pieno di un incontro quello sui rifiuti che è vitale e delicato per la città, per gli imprenditori. Per una discussione di questa delicatezza si va ad oltranza. Siamo davvero stanchi di non avere risposte chiare ed esaustive dal Comune e da Hera. Siamo stanchi e lo sono i nostri imprenditori che ogni volta ci venga raccontata la favola ambientale e la procedura del nuovo servizio di raccolta”.

Le questioni rimangono in tutta la loro gravità, non vengono affrontate ne risolte. “Vogliamo vedere una volta per tutte la bozza del nuovo regolamento in uso dal primo gennaio – aggiunge Matteo Musacci presidente provinciale della Fipe Confcommercio – e le relative delibere della tariffe. Vogliamo vedere le tariffe del nostro Comune di Ferrara e non ci interessa vedere proiettati i costi per Venezia od Abano Terme. Vogliamo capire, senza se e senza ma,  quali sono i costi del servizio preventivati e soprattutto vogliamo che siano chiariti alle imprese che rappresentiamo quali sono i risparmi della raccolta rifiuti in modo puntuale. Gli enti pubblici debbono parlarsi tra loro: ancora non è chiaro l’atteggiamento dell’Asl rispetto al trattamento dei rifiuti indifferenziati con il rischio che gli esercenti vengano anche sanzionati dall'ente sanitario. Lunedì 27 è in programma un incontro sui pubblici esercizi che sono centinaia a Ferrara: siamo esasperati da questo nascondino politico e gestionale e pretendiamo risposte numeri alla mano” conclude il presidente Musacci. 

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