Oggi pomeriggio, 07 settembre al Centro Mercato ad Argenta, la tavola rotonda che ha visto in apertura Massimo Ricci, presidente dell'Aleotti rivendicare il ruolo: "Di catalizzatore della competitività tenendo conto che se si vuole rigenerare una città bisogna agire su due driver: innovazione e fare rete". E' poi stato il turno del presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara Giulio Felloni porre in attenzione alcuni degli elementi cardine del pomeriggio di lavori. "Riprendiamoci il cuore delle città. Come Ascom Confcommercio abbiamo anche noi una nostra ricetta che vede farci promotori e sostenitori di eventi valorizzando vie, piazze e zone degradate. Non mi stancherò mai di ricordare l'esperienza – positiva - che abbiamo condotto per piazza della Repubblica in centro a Ferrara. Rigenerare significa rimettere in moto energie imprenditoriali e sociali. Riprendersi un centro storico vuol dire intervenire sulle condizioni di quel tessuto dove la Persona e le imprese di vicinato riteniamo siano - scusate il gioco di parole - al centro". Dopo il saluto del sindaco Antonio Fiorentini il tema del giorno: come rigenerare la città? Nell'intervento di Tiziano Tagliani sindaco di Ferrara e presidente della Provincia di Ferrara - tre esempi di rigenerazione su punti caldi nella città estense: "Colgo questo come un momento di riflessione positiva che esce dalla logica dei luoghi comuni e dell'emergenza: cito i nostri progetti in atto sul Grattacielo in relazione con i residenti, sul Palaspecchi relazionandoci con il mondo economico e su via Saraceno dove la relazione è con residenti, forze economiche ed istituzionali. Insomma rigenerazione è affrontare a monte i problemi in modo maturo non negandoli, ma amando la propria città".
Riqualificare "Un centro storico - come ribadito da Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio di Ferrara - significa soprattutto potenziare un ambiente adatto all’impresa che investa sull’inclusione, sulla sostenibilità e sull’innovazione. Una comunità deve essere sempre più attenta alla dimensione relazionale con le imprese, un luogo che faccia strada fornendo un contesto dotato di tutti i servizi di eccellenza che la possa aiutare a competere sui mercati".Poi la tavola rotonda - coordinata dal direttore generale Ascom Davide Urban per capire "Concretamente quali spunti realizzare con innovazione e creatività". Un contesto dove la formazione diventa decisiva: "E' necessario lavorare sulla rigenerazione in primis delle persone, degli operatori - come spiegato da Andrea Babbi amministratore delegato e direttore di Iscom Emilia Romagna (ente formativo della Confcommercio regionale) che partendo dalle conseguenze della legge regionale n.24 del 2017 sulla pianificazione urbanistica ricorda che - che per lo sviluppo strategico dei centri storici è necessario lavorare su condivisione ed innovazione per fare fronte ad un consumatore che vuole tutto e subito unendo le peculiarità del negozio tradizionale a quello dell'on line, puntando sulla specificità ed evitando l'omologazione".Rigenerare una città può passare attraverso nuove formule commerciali: "Rallenta il fenomeno della desertificazione dei centri storici - come evidenziato da Italo Bussoli, presidente nazionale di Assofranchising che rammenta come il franchising in Italia (quasi 52mila punti vendita  e che rappresenta un 6,89% del commercio) "sia ancora una formula che offre potenzialità di crescita importante rispetto ad altri paesi europei ed extraeuropei dove il franchising è già una percentuale a doppia o tripla cifra rispetto al commercia tradizionale" e sempre con un occhio attento e lungimirante all'Europa per superare le logiche del contingente e poter usufruire di ampie linee di finanziamento "Messe in campo da Bruxelles ed evidenziate anche dal protocollo siglato nel 2015 tra i Comuni italiani e la Confcommercio proprio per creare quella rigenerazione dei centri storici e non solo che significa intervenire con precise progettualità sinergiche tra Pubblico Privato coinvolgendo cittadini, associazioni, imprese in un piano dove la parola chiave è ancora una volta condivisione. La città - lo sottolineo - è il luogo di maggior sviluppo di PIL ed il concentrato di trasversalità socio economiche" secondo l'esperienza di Alberto Marchiori responsabile dei rapporti con l'Unione Europea per la Confcommercio.Riflessioni, idee e suggerimenti che trovano nel case history di Empresa Creativa presente con il suo art director Marco Mescolini un possibile percorso da seguire:"Anche le zone più depresse possono diventare luoghi straordinari di aggregazione. Cerchiamo di cogliere gli esempi positivi che ci sono in giro sul nostro territorio per capire come muoverci invece di piangerci addosso A volte basta solo avere attenzione avere un'attenzione specifica per nostri contesti urbanistici e storici che sono unici per creare nuove ispirazioni".Elementi di confronto che hanno trovato l'attenzione di un attenta platea di imprenditori (e non solo) per poi lasciare spazio al taglio del nastro per la 61 edizione della Fiera regionale di Argenta.
 
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