Il protocollo siglato in prima istanza nel 2013 dunque è stato aggiornato con un nuovo disciplinare tecnico, elaborato da un gruppo di lavoro interforze presso il Ministero dell'Interno, che ha definito i requisiti tecnologici e organizzativi che consentono la migliore interfacciabilità del sistema con i software e l'hardware in uso presso le sale operative delle Questure e dell’Arma dei Carabinieri nonché le caratteristiche richieste alle ditte fornitrici del servizio e le procedure di attribuzione da parte delle "articolazioni" nazionali e periferiche delle Forze di Polizia dei relativi nulla osta. Oltre al dato puramente tecnico tra le novità più rilevanti, proprio per rispondere in modo mirato alle esigenze di sicurezza, l’aggiornamento consente la  possibilità di realizzare, in attuazione degli indirizzi individuati, specifici protocolli non solo fra Prefetture e Organizzazioni territoriali delle Confederazioni firmatarie, ma anche fra il Ministero dell’Interno e le Organizzazioni di categoria aderenti.
Il nuovo protocollo è stato trasmesso dagli Interni alle singole Prefetture che poi avranno il compito di predisporne l'attuazione.

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