Secondo le stime dell'ufficio studi nazionale di Confcommercio la spesa prevista per i saldi sarà intorno a 138 euro a persona (307 se consideriamo complessivamente il nucleo familiare) per un volume d'affari complessivo ipotizzato di 4,9 miliardi e coinvolgendo qualcosa come 16,9 milioni di famiglie italiane.
"Oggi ragionare in termini di saldi - commenta Marco Amelio, presidente provinciale di Confcommercio Ferrara e vicepresidente regionale della stessa Confederazione - significa ragionare in termini più generale di commercio di vicinato, di opportunità per apprezzare e conoscere da vicino le tante opportunità dei negozi e delle attività di prossimità presenti nel capoluogo ed in tutto il territorio provinciale. E' davvero fondamentale supportare - con tutti gli strumenti economici, legislativi ed urbanistici - il commercio di vicinato perchè esso stesso è un elemento di accoglienza, identità delle nostre località. Il commercio è vita".
"Saranno saldi caratterizzati da alta qualità, da una vasta scelta di capi alla moda uniti ad una grande convenienza - commenta il presidente provinciale di Federazione Moda Ferrara, Giulio Felloni e sottolineo tre elementi - in primis mi auguro che i saldi possano davvero valorizzare l'economia dei negozi di vicinato, in secondo luogo che gli acquisti avvengano scegliendo filiere certificate e sostenibili dal punto di vista ambientale. In terzo luogo auspico " chiosa Felloni che ricopre anche il ruolo di presidente nazionale della stessa Federazione - che si scelgano prodotti la cui realizzazione sia stata rispettosa delle condizioni nei luoghi di lavoro"
PER IL CORRETTO ACQUISTO DEGLI ARTICOLI IN SALDO, FEDERAZIONE MODA ITALIA E CONFCOMMERCIO RICORDANO ALCUNI PRINCIPI DI BASE:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).
Ulteriori approfondimenti li potrete trovare sul sito di Federazione Moda Italia al seguente link
https://www.federazionemodaitalia.it/dal-4-gennaio-in-tutta-italia-al-via-la-corsa-ai-saldi-invernali-2025/
Le vendite di fine stagione si concluderanno il 4 marzo 2025.