Preoccupazione espressa anche da Gianfranco Vitali, presidente di Ascom Comacchio: "Ora è davvero il momento di lavorare fianco a fianco per il bene delle imprese in sinergia tra le Istituzioni (comunali, regionali, nazionali) e le Associazioni. Questo stato di profonda incertezza non fa certo bene al turismo". 
L'attenzione ora si sposta all'incontro in previsione a Roma per la prossima settimana con il ministro Costa e le associazioni del settore per fare il punto. Un tavolo di  confronto dal quale dovrebbero scaturire, finalmente, i contenuti di un apposito provvedimento per la salvaguardia delle concessioni balneari in essere, in attesa di un' organica riforma del settore da realizzarsi con una Legge delega. 
Sib-Confcommercio ribadirà i punti cardine a salvaguardia degli operatori balneari: periodo transitorio di almeno 30 anni sulle attuali concessioni, riconoscimento del valore commerciale delle imprese, valorizzazione della professionalità. E non è nemmeno esclusa come in passato una clamorosa iniziativa (anche a livello regionale) coinvolgendo anche i bagnanti sulle spiagge, per tenere alta l'attenzione sul tema. 
Una vicenda che coinvolge centinaia migliaia di operatori in tutto il Belpaese: basterà ricordare che solo sul litorale di Comacchio "si contano quasi 150 stabilimenti balneari  - ricordano dal Sib  - ed oltre 1500 gli addetti ai lavori": imprese dove i bilanci personali sconfinano in quelli dei Bagni, con impegni importanti (mutui pluriennali) accesi allo scopo di essere competitivi sul mercato turistico. Un quadro che deve fare i conti anche con il fattore del meteo (maltempo) ed ambientale (erosione e subsidenza) che negli ultimi anni hanno reso la situazione economica ancora più complessa e gravosa nonostante la passione ed il lavoro degli operatori. 

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