Escono i primi dati sul sondaggio promosso da Ascom Confcommercio a Comacchio sul futuro dell'ex Cercom.
L'iniziativa era stata lanciata il 12 dicembre scorso sulla base associativa della sede costiera contattata via mail e telefonicamente da Ascom.
Tre erano i quesiti: il primo era "Ritieni che la riqualificazione area ex Cercom sia utile ?"; la seconda domande era: "Pensi che il futuro insediamento possa comportare rischi sul piano ambientale e della salute (ad esempio congestione traffico...); ed infine "Consideri che un rischio ambientale (anche moderato) possa impattare negativamente sulla cartolina della nostra Costa, del Delta ed in generale sul nostro Turismo ?"
Dal primo lotto (per l'esattezza al 9 gennaio sono 135 le imprese intervistate) risulta chiara la tendenza che sia necessario intervenire - in via di principio generale - sulla riqualificazione dell'area in oggetto: in questo senso si esprime il 63% degli intervistati.
Quando però si entra in specifico sulle preoccupazioni future generate dal progetto - al centro di vibrate polemiche in questi mesi - si evidenziano perplessità e dubbi. La percentuale di chi ritiene possa esservi un rischio ambientale e per la salute sale al 73%.
Dato che si conferma nell'ultima domanda dove la quota di chi teme contraccolpi negativi sul piano dell'immagine turistica rimane stabile al 73%.
"Insomma la linea di tendenza nei nostri associati - riassume il direttore di Ascom Ferrara, Davide Urban - stante queste prime indicazioni sono abbastanza evidenti: il progetto ipotizzato dall'amministrazione comunale non convince i nostri imprenditori intervistati, almeno questo primo lotto, temono in particolare negative ripercussioni sul piano ambientale, della salute e turistico, insomma sulla nostra cartolina d'immagine (e non solo). Sono indicazioni, sulle quali riteniamo ci si debba confrontare con serenità ma con grande attenzione. Siamo contrari a qualsiasi ipotesi o progetto calato dall'alto e che già suscita preoccupazioni nella nostra base associativa"