I primi giorni di febbraio impongono una prima serie di riflessioni sui saldi che proseguiranno fino al 3 marzo.
I risultati delle prime settimane di saldi invernali (iniziati nella nostra regione lo scorso 4 gennaio ) raccolti attraverso l’indagine congiunturale condotta da Confcommercio Emilia Romagna attraverso il Centro Studi Iscom Group,evidenziano segnali di prudenza negli acquisti. Il monitoraggio è stato realizzato su un significativo panel di imprese commerciali della regione, composto da punti vendita di beni per la persona, in particolare abbigliamento e calzature.
Le vendite nei saldi invernali 2020 rispetto all’anno scorso sono aumentate per il 17% degli operatori e sono stabili per il 51%. Per il 32% sono invece diminuite. Chi ha rilevato aumenti di vendita ha avuto incrementi intorno al 10%. L’andamento della spesa è in aumento per il 13% e stabile per il 56%. Lo scontrino medio nell'abbigliamento si attesta intorno ai 95 euro a persona (circa 210 euro a famiglia).
Per una corretta analisi è fondamentale chiarire che si tratta di dati medi, che non rendono pienamente giustizia a differenze anche sostanziali che si delineano in alcuni territori rispetto ad altri infatti è evidente che ci troviamo di fronte ad una situazione a macchia di leopardo, dove certe province e città hanno avuto buone performance rispetto ad altre. Ed anche nella stessa via si riscontrano delle differenze. Tra elementi messi in rilevo dall'indagine di Iscom Group è da sottolineare che gli operatori sono partiti con le stesse percentuali di sconto del 2019; inoltre il 43% degli intervistati ha stimato che l'anno scorso i saldi di fine stagione hanno avuto una incidenza fino al 20% rispetto al fatturato annuale.
"Nel primo weekend dei saldi, anche a Ferrara e provincia - rileva il presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara e Federazione Moda Italia Giulio Felloni - c’è stato il picco delle vendite, mentre i giorni successivi hanno avuto un andamento più prudente. I clienti sono attenti al prezzo e si lasciano tentare poco dagli acquisti di impulso. Gli operatori intervistati attribuiscono le ragioni dell’andamento stabile e/o negativo delle vendite principalmente al periodo sbagliato per effettuare i saldi, giudicato dalla maggioranza degli intervistati troppo anticipato rispetto ad una naturale collocazione temporale. La situazione regionale si riflette anche su Ferrara provincia dove abbiamo rilevato un andamento all’insegna della stabilità – aggiunge Felloni – caratterizzato da un picco nelle prima settimana e poi un andamento prudente in linea con i saldi del 2019 e che ci invita a fare riflessioni su quello che potrà svilupparsi nel mese di febbraio. La situazione internazionale a tutti nota e l’andamento climatico degli ultimi giorni, con temperature miti per il periodo, non agevolano certo gli acquisti di capi prettamente invernali. Siamo preoccupati per il nostri negozi di vicinato e ci batteremo a tutti i livelli (dal nazionale al locale) per ottenere parità di regole per poter competere sullo stesso piano con la Gdo e le vendite on line. Da tempo chiediamo, a tutela del consumatore, una regolamentazione regionale che disciplini l’attività dei grandi outlet così come l'introduzione di un'adeguata web tax che ristabilisca, almeno in parte, lo squilibrio evidente in tema di oneri fiscali oggi esistente fra i colossi dell’on-line ed i negozi di vicinato. Senza contare il carico sempre più pesante dal punto di vista normativa che prevede dal prossimo luglio l'introduzione della lotteria degli scontrini, come se i negozianti non ne avessero avuto già abbastanza in questi ultimi mesi. Sarà un un'ulteriore battaglia contro contro questo meccanismo farraginoso allo scopo di ridurre la burocrazia ed ottenere la semplificazione delle vendite al dettaglio senza inutili vincoli legati a complicati e poco comprensibili meccanismi proprio come la lotteria degli scontrini" conclude il presidente Felloni.