“Siamo ancora in mezzo alla tempesta. Covid, inflazione, costi energetici: elementi che non aiutano la ripresa che per primi abbiamo sostenuto e trainato durante gli anni bui dell'emergenza sanitaria" spiegano da Federcarni Confcommercio Ferrara che prosegue:
"La Congiuntura si sta rivelando ogni giorno sempre più complessa e rischia di colpire in maniera pesante anche il commercio di vicinato. Lo ha più volte sottolineato il nostro presidente nazionale di di Confcommercio, Carlo Sangalli e lo ripetiamo anche noi. E' ovvio che servano degli interventi diretti da parte di quello che sarà il nuovo Governo per mettere un tetto ai prezzi di gas ed energia. E’ altrettanto chiaro che le nostre attività – commentano gli operatori del settore - non possono aspettare a lungo. I contatori non si bloccano da soli. E della luce ne abbiamo bisogno per far sì che i nostri negozi possano continuare ad essere punti di riferimento per gli acquisti e 'sentinelle' di quel commercio di vicinato che mantiene una stretta relazione tra economia e sociale. Crediamo sia arrivato il momento di esprimere ancora di più le nostre capacità di adattamento alle difficoltà sforzandoci di trasformarle in opportunità. Certo, sarà necessario un utilizzo ancora più consapevole e risparmioso delle fonti energetiche: nessuno spreco insomma ma nemmeno nessun arretramento rispetto alla funzione indispensabile dei nostri negozi di prossimità. Con un rinnovato senso di appartenenza alla categoria e al ruolo socio-economico – fondamentale - che rivestiamo. Siamo uno dei perni fondamentali del commercio e continueremo ad esserlo” chiudono la riflessione da Federcarni Ferrara.