Intervista a Marco Amelio, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara ad un anno esatto dalla sua elezione a presidente di Ascom Ferrara:

1) Rispetto agli obiettivi che si era preposto un anno fa, al momento dell'insediamento, quali risultati ritiene di aver ottenuto? Quali gli obiettivi dei prossimi mesi?
“Sicuramente il consolidamento della rappresentanza  nei luoghi deputati, dall’attuale Camera di Commercio, che apre un corridoio verso il porto di Ravenna e quindi un nuovo asse economico; al contesto nazionale, cercando di aprirci a temi, anche non inerenti esclusivamente i servizi. Un esempio semplice è il convegno svoltosi la settimana scorsa sugli affitti, tema di interesse locale ma affrontato ad un livello sovra territoriale, con attenzioni a soluzioni capaci di coinvolgere residenti, studenti universitari e imprenditori. Abbiamo stretto rapporti con l’Università, con un protocollo finalizzato all’auto imprenditorialità e alla formazione.
Stiamo dialogando con il Comune di Ferrara per portare all’attenzione del Governo il tema dell’efficientamento energetico del Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara. L’obiettivo futuro è proseguire in questa direzione,  rafforzandoci come sistema che sa affrontare anche le emergenze. Negli ultimi dodici mesi abbiamo fatto i conti con le conseguenze del conflitto in Ucraina, due mesi fa con l’alluvione e in questi giorni con i danni del maltempo. L’obiettivo vero  di un presidente è che i soci si sentano sicuri, ben rappresentati, che sappiano di poter contare su uno staff adeguato e preparato, anche umanamente”.
 
2) Gli ultimi dati sui flussi turistici premiano i Lidi e, per quanto riguarda il Capoluogo, specie nel  mese di maggio, sono stati al di sotto delle aspettative anche alla luce del concerto di Springsteen: che idea si è fatto? Cosa bisognerebbe fare?
“Va considerato che i dati, quando vengono diffusi, sono di fatto ‘vecchi’. Di sicuro va superata la tendenza a considerare alternativi i lidi ed il capoluogo, andrebbero maggiormente promossi pacchetti per cui chi visita Ferrara si dirige poi alla nostra costa, in provincia e viceversa. Il concerto di Springsteen va considerato in termini di promozione della città ed è inopinabile che abbia portato un indotto economico. Ne hanno parlato tutti i Media ed è stato un investimento di cui si vedranno i risultati dal 2024 in poi”.

3)    In città si discute sulle ricadute dei grandi eventi estivi                        
sull'economia locale: per Scolamacchia di Confesercenti i negozi non hanno tratto grandi benefici. Voi che feedback avete raccolto dai vostri associati?
“Accontentare tutti non è possibile. Tra i nostri associati abbiamo riscontrato più soddisfazione che scontento, perché la città sta vivendo, è animata e questo è motivo di speranza. Di più e meglio si può sempre fare, ma solo non fare è dannoso. C’è comunque un Osservatorio con Unife e Comune che sta studiando gli effetti degli eventi con criteri di scientificità. Sarà utile per l’organizzazione di quelli futuri”

4)    Una delle emergenze del nostro territorio rimane quella del lavoro, servono posti di lavoro duraturi: secondo Ascom cosa dovrebbe essere fatto? Come valuta l'operato dell'amministrazione comunale?
“Il nostro è un territorio che deve vedere rafforzato il sistema  imprenditoriale. Per questo confido nella realizzazione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) che pare essersi arrestata. Un’Amministrazione può creare sistemi urbanistici ed una fiscalità agevolata per attrarre investimenti ed occupazione, ma servono le infrastrutture viarie. Parliamo da decenni dello stato della ‘Ferrara Mare’, della ‘Cispadana’, sulla cui opportunità di esecuzione ancora si discute. Le condizioni urbanistiche e le agevolazioni fiscali contano, ma le strade contano di più”.

5) Dopo l'estate si entrerà nella lunga campagna elettorale in vista delle amministrative del 2024: cosa chiede Ascom a chi si candida alla guida della città? Quali le priorità?
“Le cose che un’ Associazione chiede sono sempre le stesse. Collaborazione, Dialogo, Volontà di costruire percorsi condivisi. Sono queste le priorità, nel metodo e nel merito”.  

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