L'appuntamento in Ascom Ferrara, è proseguito nel dettaglio della ricerca stessa illustrata da Pietro Fantini, direttore dell'Unione Regionale di Confcommercio: "Da alcuni anni monitoriamo, attraverso la nostra indagine – commenta Pietro Fantini, - l’andamento delle vendite in regione nel periodo dei saldi, e questo ci permette oggi di evidenziare nei giudizi dei nostri operatori un trend più positivo, che conferma il dato generale del recupero della fiducia dei consumatori. Le famiglie stanno tornando a spendere, seppure ancora con prudenza, e in molti casi scelgono per i loro acquisti proprio i negozi di vicinato, che sono in grado di fornire un servizio accurato, anche post-vendita, ed un buon rapporto qualità-prezzo. Oggi stiamo lavorando a livello regionale – conclude –per implementare questa indagine attraverso l’adozione di strumenti più innovativi, in grado di dare un riscontro immediato all’operatore sulle vendite del periodo e monitorare tempestivamente l’andamento del mercato”.
In sintesi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’indagine ha evidenziato un andamento stabile delle vendite per il 40% degli operatori intervistati, ed in aumento per il 26,5%; si conferma la tendenza degli ultimi anni ad una progressiva ripresa delle vendite nei saldi (scontrino medio intornoai 93 euro): da quattro anni a questa parte è infatti costantemente in crescita il numero degli imprenditori che rileva un aumento (dal +8% del 2013 al 26,5% del 2016).
“Tra i nostri operatori – spiega dal canto suo Giulio Felloni presidente di Ascom provinciale e Federazione Moda Italia Ferrara - emergono segnali di confortante stabilità. Parlare di ottimismo è eccessivo, l'atteggiamento è ancora prudente. Contiamo però che il crescente miglioramento del clima di fiducia delle famiglie possa, nel medio periodo, incidere positivamente anche su un ulteriore e significativo recupero della spesa, di cui si vedono già i primi segnali, come confermato dall'osservatorio Findomestic. E' chiaro che tali segnali vanno fortemente incoraggiati in modo strutturale con un progressivo e significativo abbassamento della pressione fiscale sulle famiglie e sui professionisti con partita Iva".
Ed a rappresentare questa ultima realtà leader nel credito al consumo è intervenuto Manuele Tramonte che ha esposto dati (positivi) e la metodologia rilasciati dall'Osservatorio a fine gennaio, relativi a novembre 2015 e che - seppure non definitivi - indicano una prima tendenza ad un maggio sereno sul fronte dei consumi dopo un quinquennio di sofferenze.
Infatti Ferrara - con un reddito in aumento rispetto al 2014 dello 0,8 % - si attesta su un più 6% nei consumi dei beni durevoli all'interno di un quadro con le province emiliano romagnole in ripresa. Tra i settori che mostrano segnali di ripresa nella città estense ad esempio quelle delle auto nuove (+ 12,5%), dei motoveicoli (+5,7%), dei mobili (1,6%) e degli elettrodomestici (+4,3%) mentre è in sofferenza quello dell'information technology a Ferrara come nel resto della regione.
Il direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban considera: "Con questo appuntamento che rientra nel filone dei nostri appuntamenti dedicati al Terziario e chiamati "Coffee Job" abbiamo voluto intervenire su un tema di grande attualità con elementi spunto di riflessioni proprio perché i nostri associati siano in grado di avere strumenti concreti, quotidiani aggiornati per potersi muovere al meglio sul mercato, avendo accanto Ascom, che dal 1946 è al fianco delle imprese".
Le considerazioni nelle parole finali dell'assessore al Commercio Roberto Serra che commentando i dati rileva: "Si tratta di un buon auspicio dopo anni di sofferenza - ed ha aggiunto - interessante il lavoro di Ascom che realizza questi appuntamenti per illustrare nuovi scenari e strumenti a disposizione del commercio".

da sx Fantini, Felloni, Urban, Tramonte e Serra