Dando ragione all’interpretazione di Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, l’Autorità garante della Protezione dei dati personali ha confermato che gli esercenti pubblici possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione wi-fi ed eventualmente Pc e terminali di qualsiasi tipo.  "E' un ulteriore importantissimo passaggio - spiega il presidente di Fipe Confcommercio Ferrara Matteo Musacci - per quella rete libera che permetta davvero di incrementare i servizi interattivi agli avventori. E per una città a vocazione turistica come Ferrara è davvero una buona notizia dando modo ai pubblici esercizi  di poter far navigare in assoluta libertà. Così si incrementa ancora maggiormente la possibilità di diffusione degli applicativi ad esempio come il nostro BonApp Menù presentato proprio poche ore fa. E' davvero giunto il momento di estendere il wi-fi libero sull'intera città di Ferrara".

Un partecipato incontro con una quarantina di imprenditori sui temi del Terziario a Bondeno sottolineato dalla presenza del presidente provinciale Ascom Confcommercio Giulio Felloni che ha voluto evidenziare: "Oggi più che mai bisogna essere concreti e propositivi per riprendere la via dello sviluppo.Bisogna essere insieme, fare riferimento all'Associazione per ogni esigenza, ad esempio per facilitare l'accesso al credito. E soprattutto tutti dobbiamo avere il coraggio dell'innovazione che è decisiva in questi momenti".

"Un momento di dialogo e confronto importanti per analizzare la situazione ed individuare elementi per riprendere la via dello sviluppo. Il lavoro che stiamo svolgendo con il consiglio provinciale di Federazione Moda Italia composta da qualificati imprenditori commerciali vuole segnare una svolta nell'approccio al mercato. Questo momento complesso ha determinato un cambiamento epocale sia nelle vendite che nei consumi " commenta così il presidente provinciale di Federazione Moda Italia di Confcommercio Giulio Felloni e  presidente provinciale di Ascom - l'appuntamento che si è svolto nel pomeriggio odierno (6 febbraio) con il consiglio prima e l'assemblea poi degli operatori del Tessile Abbigliamento.

Un importante pomeriggio di confronto e riflessione, aperto a tutti gli operatori del tessile abbigliamento, sui temi caldi del momento: si terrà mercoledì 6 febbraio alle ore 14,30 l'appuntamento organizzato da Federazione Moda Italia di  Confcommercio pressso la sede Ascom (1° piano) di via Baruffaldi a Ferrara: "Un  momento  - spiega Giulio Felloni, presidente provinciale di Federazione Moda Italia  e di Ascom Confcommercio di Ferrara  - che ha una doppia valenza. In primo luogoo, in questo periodo complesso e difficile, è necessario interrogarsi sul futuro dei negozi multimarca ed individuare gli elementi necessari per un pronta ripresa del settore.  In secondo luogo,  è l'occasione per un dibattito aperto sul tema dei saldi, se liberarlizzarli del tutto oppure mantenerli all'interno di un periodo ben definito". Un settore quello del tessibile abbigliamento, a livello Italia,  che ha un volume d'affari di 32,4 miliardi di €uro con un calo ipotizzato del 4% rispetto al 2011. Sensibile poi la diminuzione (-11,5%) del giro d'affari dei negozi tradizionali di moda il che si traduce in un saldo negativo, su tutto  il territorio nazionale, tra nuove aperture e chiusure, di circa 10mila negozi in meno nel tessile abbigliamento negli ultimi 21 mesi.
Insomma ci sono tutti gli ingredienti per un momento di confronto importante che vedrà la partecipazione dei segretari regionale e nazionale di Federazione Moda Italia rispettivamente Rita Savigni e Massimo Torti.
A questi relatori il compito di fotografare al giro di boa i saldi invernali (partiti lo scorso 5 gennaio) e l'andamento del settore in Emilia Romagna ed in Italia. 

 

Si trasmette, con questo link, una breve presentazione  dell'iniziativa "Geronimo Stilton per Cento"  distribuita alla conferenza stampa svoltasi ieri presso la Cassa di Risparmio di Cento.
Si trasmette inoltre  un'immagine della conferenza stampa (vedi sotto), nel corso della quale  il Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Cento Ivan Damiano ha sottolineato che "la  manifestazione di sabato prossimo non a caso si svolgera' nel salone della Filiale Sede, luogo che  la banca ha sempre pensato come ideale piazza degli affari cittadini anche se , questa volta, i protagonisti saranno i ragazzi."  Ha poi proseguito affermando che la Cassa vuole scendere " pesantemente in campo "in favore del centro storico assieme alle istituzioni ed ai protagonisti delle attivita' commerciali.

 

 

nella foto da sx il sindaco Lodi, il presidente Roncarati (Carice), il direttore Damiano (Carice) ed il presidente Amelio (Ascom Bondeno, Cento e Sant'Agostino) 

 

In visibilità dal Resto del Carlino - ed. Nazionale del 23 gennaio 2013

Il grido d'allarme del presidente nazionale Confcommercio Carlo Sangalli- presentazione Giornata di Mobilitazione Nazionale del 28 gennaio

 

I redditi precipitano al 1986
E i poveri sono oltre otto milioni

Le stime di Rete Imprese. Sangalli: «Avvitati in una spirale recessiva»

ROMA
CONSUMI tornati ai livelli di 15 anni fa, reddito pro-capite indietro di 27 anni, circa 100mila imprese morte e pressione fiscale effettiva a quota 56,1 per cento. Sono i numeri di un’economia al collasso, raccontati ieri da Rete imprese Italia, la sigla che riunisce le principali associazioni italiane dell’artigianato, del commercio e della piccola impresa. Bisogna reagire, ha spiegato il presidente Carlo Sangalli, «per evitare di continuare ad avvitarci in questa perniciosa spirale recessiva e tornare a crescere il più velocemente possibile».E SEMPRE ieri, ad appesantire il carico, sono arrivati anche i numeri del rapporto Istat «Noi Italia», secondo i quali nel 2011 le famiglie in condizioni di povertà relativa sono diventate l’11,1%. Un dato che significa 8,2 milioni di cittadini, il 13,6% della popolazione residente. Circa il 5,2% della famiglie, pari a 3,4 milioni di individui, è addirittura in condizione di povertà assoluta. E anche la classe media arranca: più o meno sei famiglie su dieci (il 57%) mettono insieme ogni anno un reddito inferiore alla media nazionale. Geograficamente, la Sicilia ha la maggiore diseguaglianza nella distribuzione del reddito e il reddito medio più basso.LE PAROLE del numero uno di Confcommercio raccontano perfettamente lo spirito dell’analisi di Rete imprese Italia. Il governo Monti, ha detto, «ha messo in sicurezza i conti pubblici» ma questo non basta. Perché «lo si è fatto al prezzo salatissimo di pesanti effetti recessivi: un dato per tutti, il reddito pro-capite delle famiglie è tornato addirittura ai livelli del 1986». Nel 2012 «ha chiuso un’impresa al minuto». E «con una pressione fiscale di oltre il 56 per cento per i contribuenti in regola, una burocrazia che richiede ad ogni impresa 120 adempimenti fiscali e amministrativi all’anno e un sistema del credito che nell’ultimo anno ha ridotto di 32 miliardi i finanziamenti, il nostro sistema di imprese continua a rimanere sull’orlo del baratro».I NUMERI citati da Sangalli, nel dettaglio fanno paura. Partiamo dal reddito, che nel 2012 è calato del 4,8%, perdendo in valori assoluti 879 euro, e nel 2013 è destinato a diminuire ancora, arrivando a 16.955 euro. Per trovare un dato così basso bisogna tornare indietro di 27 anni, al 1986. Discorso simile per i consumi, che caleranno nel 2013 dopo che nel 2012 hanno fatto segnare un -4,4%. In questo caso, nell’anno in corso, si tornerà indietro di 15 anni, ai livelli del 1998 (-1,4%).
Il numero delle imprese morte nel 2012 rispetto al 2011, infine, arriva a quota 100mila. Si tratta del saldo tra natalità e mortalità di aziende artigiane, dei servizi, manifatturiere e delle costruzioni. L’imputato principale di questo stato di cose è la pressione fiscale. Quella effettiva nel 2013 raggiungerà il livello del 56,1%; quella ‘nominale’ è del 46,3%. Nel 2012 il dato effettivo, secondo lo studio, era pari al 55,2%.
Matteo Palo

 "La nostra posizione sui bandi del turismo sulla costa di Comacchio e dei suoi Sette Lidi, e la relativa assegnazione  di fondi, è molto chiara e rimane ferma: siamo per destinare i due terzi delle risorse ad eventi che possano verificarsi in bassa stagione - sintetizza Gianfranco Vitali, presidente di Ascom Comacchio - e specifico che per noi si parla di eventi che possano permettere la presenza stabile dei turisti con relativo pernottamento sulla costa. Questo passaggio è fondamentale - ed aggiunge Vitali - crediamo fermamente nella necessità di allungare la stagione turistica, oggi troppo breve, per almeno due motivi: il primo perchè in questo momento i margini per gli operatori turistici sono troppi ridotti e le spese in aumento. Se allunghiamo la stagione possiamo incrementare gli introiti e questo permetterà di riprendere in maniera efficace gli  investimenti e quindi lo sviluppo ed il rinnovamento nella nostra proposta turistica che possa essere dunque pienamente competitiva. In secondo luogo - ricorda Vitali - allungare la stagione e portarla ad almeno sei mesi puntando su una politica di eventi, cioè valorizzando così la cosidetta bassa stagione, significa anche dare una mano forte e concreta al tema dell'occupazione giovanile in un momento certamente complesso. Solo così crediamo - conclude il presidente di Ascom Comacchio - possiamo dare un messaggio di reale fiducia al comparto". 

Ascom è a fianco delle richieste dei commercianti di via Giovanni XXIII a Portomaggiore che chiedono nuovamente di riaprire al traffico veicolare la zona in questione. "Dopo che la nostra prima richiesta circa un anno fa era caduta purtroppo nel vuoto - ricordano dall'Ascom portuense - ci facciamo di nuovo portavoce di un folto gruppo di attività commerciali che chiedono che la via Giovanni XXIII venga riaperta al traffico almeno nel periodo da novembre a marzo e con possibilità di fermata o sosta ". Una richiesta che arriva a fronte delle conseguenze pesanti sull'esistenza delle stesse attività a seguito delle chiusura al traffico. "I nostri commercianti hanno sempre contribuito con il loro impegno quotidiano, con le loro vetrine,  a dare vita e vitalità al centro di Portomaggiore e crediamo - ribadiscono dall'Ascom - che ora l'Amministrazione comunale dovrebbe ascoltare le istanze che vengono dal comparto economico. Il commercio di vicinato è fondamentale per l'economia di Portomaggiore ed in questo senso va sostenuto, facilitato senza attendere ulteriormente. Ad esempio aumentando la facile fruibilità al centro e con una maggiore illuminazione nelle ore serali. La piazza Giovanni XXIII è buia si lamentano i commercianti e questo impatta sulla vivibilità complessiva della zona. Ci auguriamo a breve di poter incontrare il sindaco per poter esprimere  queste stesse considerazioni" conclude Ascom.

Falling Book è il primo club di lettura al femminile costituito a Cento e promosso dall’Associazione Culturale Fucina 01 in collaborazione con la libreria Il Posto delle fragole e con il patrocinio di Ascom Confcommercio di Cento.

"Vogliamo sostenere questa iniziativa - spiega Marco Amelio presidente Ascom di Bondeno, Cento e Sant'Agostino - perchè è un'occasione di vitalizzare le serate con un progetto interessante ed inedito. Ascom è a fianco di quanti hanno idee e proposte per dare  opportunità alle nostre attività di vicinato impegnate da sempre nel valorizzare il tessuto sociale ed economico".

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